Nel 2024, sono state introdotte nuove regole per il pignoramento che mirano a rendere il processo più veloce, trasparente e limitato in termini di importi pignorabili, con l’obiettivo di tutelare sia i creditori che i debitori.
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Principali novità del 2024
Il Decreto Legge 19/2024 ha apportato modifiche significative riguardo al pignoramento dei crediti presso terzi, stabilendo nuove disposizioni in materia di esecuzione forzata. Una delle principali novità riguarda la comunicazione dell’ordinanza di assegnazione, che ora deve essere notificata insieme a una dichiarazione contenente tutti i dettagli necessari per il pagamento. Questi dettagli includono i dati relativi al debitore, l’ammontare degli importi dovuti (comprensivi di interessi, spese e oneri), e i dati dell’IBAN o altre modalità di pagamento. Questo processo è stato semplificato per consentire il pagamento immediato delle somme pignorate, migliorando così l’efficacia e la tempestività delle esecuzioni.
Inoltre, la PEC (Posta Elettronica Certificata) è stata designata come canale privilegiato per la notifica dell’ordinanza di assegnazione, a patto che il terzo pignorato disponga di un indirizzo PEC registrato nei pubblici elenchi. Questo cambiamento mira a velocizzare le comunicazioni e ridurre i tempi necessari per completare le procedure di pignoramento.
Limiti e importi pignorabili
Un altro aspetto importante delle nuove regole riguarda i limiti degli importi pignorabili. Nel 2024, con l’adeguamento dell’assegno sociale, la soglia oltre la quale è possibile procedere al pignoramento è stata aumentata. In particolare, l’assegno sociale è stato incrementato a 534,41 euro, portando il limite per il pignoramento a 1.603,23 euro. Ad esempio, se un lavoratore ha un saldo sul conto corrente di 3.000 euro, il pignoramento sarà possibile solo per la somma che eccede il nuovo limite, ovvero 1.395,77 euro.
Per lo stipendio già accreditato sul conto corrente prima della data del pignoramento, il prelievo può avvenire solo per la parte che eccede il triplo dell’assegno sociale. Questo meccanismo tutela il debitore garantendo che solo una parte limitata del suo stipendio possa essere pignorata.
Tempistiche e semplificazione del processo
Il Decreto PNRR del 2024 ha introdotto regole più chiare per accelerare i tempi del pignoramento. Una delle misure prevede che i crediti assegnati smettano di produrre interessi nei confronti del debitore in caso di ritardo nella notifica dell’ordinanza di assegnazione. Il creditore ha ora 90 giorni di tempo dalla pronuncia o dalla comunicazione per inviare le informazioni al terzo pignorato, e sei mesi per la notifica dell’ordinanza di assegnazione, pena l’inefficacia della stessa.
Obiettivi delle nuove regole
Queste modifiche alle regole del pignoramento mirano a:
- Velocizzare il recupero dei crediti, riducendo i tempi di esecuzione.
- Garantire maggiore chiarezza e trasparenza nelle procedure di pignoramento presso terzi.
- Proteggere i debitori, stabilendo limiti più chiari e specifici sugli importi che possono essere pignorati, soprattutto per quanto riguarda gli stipendi e i conti correnti.
In sintesi, le novità introdotte nel 2024 sul pignoramento dei crediti cercano di bilanciare l’esigenza di efficienza nell’esecuzione dei debiti con la necessità di proteggere i diritti dei debitori, stabilendo limiti e procedure più definite.