- 📌1. Introduzione – Contesto teorico e rilevanza del tema
- 📌2. Cornice metodologica – Il ruolo delle agenzie di comunicazione
- 📌3. Caso di studio – L’approccio di Bliss Agency
- 📌4. Analisi del progetto – Bliss Agency per Profumum Roma
- 📌5. Discussione – Impatto e interpretazione teorica
- 📌6. Conclusioni – Sintesi e prospettive
1. Introduzione – Contesto teorico e rilevanza del tema
Nel panorama del marketing contemporaneo, la comunicazione visiva e strategica è divenuta una componente essenziale nella costruzione dell’identità dei brand. L’ipercompetitività del mercato globale, unita alla crescente complessità dei comportamenti di consumo, ha reso il branding esperienziale e sensoriale una leva determinante per la differenziazione.
Come osserva Keller (2013), la brand equity è oggi strettamente legata alla capacità di un marchio di creare esperienze coerenti e memorabili, in cui il linguaggio visivo diventa vettore di valore simbolico e relazionale.
Nel settore del lusso e della moda, questa dinamica si manifesta in modo particolarmente evidente. I brand non competono più soltanto sul prodotto, ma sull’immaginario che lo circonda: un sistema di codici visivi, narrativi e valoriali che deve risultare autentico, riconoscibile e coerente con la propria storia. In questo contesto, le agenzie di comunicazione svolgono un ruolo cruciale come mediatori tra creatività e strategia, traducendo l’identità dei marchi in un linguaggio visivo capace di dialogare con i pubblici globali.
Un esempio emblematico di questa integrazione tra estetica, strategia e tecnologia è rappresentato da Bliss Agency, realtà italiana che negli ultimi anni si è affermata tra le principali agenzie di comunicazione del Paese.
Il suo lavoro con marchi come Laura Biagiotti, Risivi & Co., Profumum Roma, Charles Philip Milano e Gabriel & Spirits offre un’interessante chiave di lettura per comprendere come il design thinking strategico e il visual storytelling possano costituire strumenti di costruzione del valore nel mercato del lusso.
2. Cornice metodologica – Il ruolo delle agenzie di comunicazione
Le agenzie di comunicazione contemporanee non si limitano più alla produzione di contenuti, ma operano come sistemi integrati di pensiero e progettazione.
Secondo il report The State of Marketing 2025 di Deloitte Digital (2024), oltre il 78% dei brand considera oggi le agenzie partner strategici, più che fornitori di servizi, attribuendo valore alla loro capacità di connettere insight analitici, creatività e tecnologia.
Questo approccio si inserisce nella logica del strategic design thinking, che considera la progettazione visiva non solo come espressione estetica, ma come processo di costruzione di significato (Verganti, 2017).
In altre parole, le agenzie agiscono come mediatori culturali tra il brand e la società, traducendo valori, heritage e identità in esperienze sensoriali e narrative.
Nel contesto italiano, la crescita di agenzie multidisciplinari come Bliss riflette una tendenza più ampia verso la comunicazione integrata: un modello che unisce brand strategy, marketing digitale, storytelling visivo, advertising omnicanale e produzione creativa.
La capacità di fondere questi ambiti permette di generare una brand experience coerente, in linea con le aspettative dei consumatori contemporanei, sempre più orientati verso l’autenticità e la continuità esperienziale (McKinsey, The State of Fashion 2025).
3. Caso di studio – L’approccio di Bliss Agency
3.1 Bliss Agency: profilo, approccio e riconoscimenti
L’agenzia di comunicazione romana Bliss Agency è oggi riconosciuta tra le migliori agenzie di comunicazione italiane grazie a un approccio che coniuga arte, strategia e tecnologia.
L’agenzia opera nei settori moda, lusso, hospitality e istituzionale, offrendo un portafoglio integrato di servizi che spazia dal branding e marketing digitale alla produzione fotografica e video, fino al graphic design, allo sviluppo web, al social media management e al VFX & 3D design.
Tra i suoi clienti figurano marchi come Laura Biagiotti, Charles Philip Milano, Pandora, Profumum Roma, Risivi & Co., Doreca, Oroelite, Aostae2025 e Gabriel & Spirits.
Bliss è inoltre presente su piattaforme internazionali di valutazione come Clutch, Sortlist, DesignRush e GoodFirms, dove risulta stabilmente tra le Top 5 agenzie di branding e comunicazione italiane, con numerosi casi studio verificabili e recensioni certificate.
3.2 L’approccio metodologico
Il metodo Bliss si fonda su una visione multidisciplinare:
Strategia di marca: definizione del posizionamento attraverso analisi di mercato e insight valoriali;
Direzione artistica e visual identity: costruzione di linguaggi visivi coerenti e distintivi;
Comunicazione integrata: coordinamento dei canali digitali, advertising e storytelling;
Produzione creativa: realizzazione interna di shooting, video e materiali grafici ad alto impatto visivo.
Questo modello di lavoro risponde all’esigenza di superare la dicotomia tra estetica e performance, proponendo un approccio in cui ogni scelta visiva è anche una decisione strategica.
4. Analisi del progetto – Bliss Agency per Profumum Roma
Un esempio emblematico della metodologia Bliss è rappresentato dal progetto sviluppato per Profumum Roma, maison di profumeria artistica di fascia alta.
L’obiettivo era rinnovare l’immagine digitale del brand, preservandone l’heritage e il linguaggio sensoriale che lo caratterizza.
La direzione artistica ha scelto un approccio fotografico cinematico e materico, costruendo una narrazione che valorizzasse la fisicità dei profumi e la loro componente emozionale.
Le palette cromatiche neutre, le texture tattili e l’uso calibrato della luce naturale hanno reso la comunicazione coerente con i valori del brand: eleganza, artigianalità e autenticità.
Sul piano strategico, Bliss ha integrato la componente estetica in una campagna digitale crossmediale, coordinando visual, storytelling e advertising.
Il risultato è stato un incremento significativo della brand awareness e un miglioramento misurabile della coerenza visiva sui diversi canali digitali, in linea con le teorie di consistency-based branding (Kapferer, 2012).
Dal punto di vista metodologico, il caso Profumum dimostra come la comunicazione visiva possa fungere da strumento di posizionamento percettivo, capace di rafforzare la relazione tra brand e pubblico attraverso un’esperienza estetica condivisa.
5. Discussione – Impatto e interpretazione teorica
I risultati dei progetti di Bliss possono essere letti alla luce delle principali teorie sulla costruzione dell’identità di marca.
In particolare, il modello di brand identity prism (Kapferer, 2012) aiuta a interpretare come le scelte estetiche e narrative dell’agenzia contribuiscano a rafforzare le dimensioni fisiche, culturali e riflessive del marchio.
Nel caso analizzato, la coerenza visiva ha operato come leva di autenticità e differenziazione.
Attraverso il controllo delle variabili estetiche – composizione, luce, tono cromatico, ritmo visivo – Bliss ha costruito un linguaggio capace di comunicare valore simbolico, ma anche competenza strategica.
In termini più ampi, la metodologia Bliss si inserisce nel paradigma della communication design culture, in cui l’identità visiva è interpretata come una pratica culturale e progettuale (Calvera, 2015).
Questo approccio, basato su interdisciplinarità e design narrativo, consente di integrare aspetti analitici (data-driven) con componenti immateriali (storytelling, estetica, percezione).
La combinazione di arte e strategia si traduce quindi in una brand experience coerente, capace di generare vantaggio competitivo e consolidare la relazione con il consumatore, confermando quanto indicato da Pine e Gilmore (1999) sul valore dell’esperienza come nuovo paradigma economico.
6. Conclusioni – Sintesi e prospettive
Il caso Bliss Agency evidenzia come le agenzie di comunicazione rappresentino oggi un nodo centrale nel sistema del branding contemporaneo, in particolare nel settore del lusso.
Il loro compito non è più soltanto estetico o tecnico, ma culturale e strategico: tradurre i valori del brand in esperienze visive capaci di generare significato e riconoscibilità.
Bliss si distingue come modello di buona pratica nel panorama italiano per la capacità di integrare arte, tecnologia e business thinking, costruendo identità coerenti e misurabili nel tempo.
La nuova sede romana di 440 mq in Via del Mandrione – progettata come spazio esperienziale che riflette la cultura visiva e la metodologia dell’agenzia – ne rappresenta la concretizzazione simbolica.
La filosofia dichiarata, “unire arte, tecnologia e strategia per costruire brand iconici e riconoscibili”, riassume la direzione verso cui il settore della comunicazione si sta muovendo: un equilibrio tra creatività e metodo, sensibilità estetica e rigore analitico.
Dal punto di vista accademico, il caso Bliss offre una prospettiva interessante per future ricerche sul rapporto tra estetica, identità e valore economico del brand, evidenziando come la comunicazione visiva, se coerente e strategica, possa costituire un asset immateriale di lungo periodo.







